Primo Levi…Emersero invece nella luce dei fanali due drappelli di strani individui. Camminavano inquadrati, per tre, con un curioso passo impacciato, il capo spenzolato in avanti e le braccia rigide. In capo avevano un buffo berrettino, ed erano vestiti di una lunga palandrana a righe, che anche di notte e di lontano si indovinava sudicia e stracciata. Descrissero un ampio cerchio attorno a noi, in modo da non avvicinarci, e, in silenzio, si diedero ad armeggiare coi nostri bagagli, e a salire e scendere dai vagoni vuoti.Noi ci guardavamo senza parola. Tutto era incomprensibile e folle. Ma una cosa avevamo capito. Questa era la metamorfosi che ci attendeva. Domani anche noi saremmo diventati così.
giovedì 27 gennaio 2011
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7 commenti:
No, non possiamo e non dobbiamo dimenticare!
..io commossa!!.
:-(
mai dimenticare .... e bisogna ricordarlo agli altri
Un grande abbraccio e nel cuore tanta tristezza!!!! Non si può dimenticare
27 gennaio 2011
....per non dimenticare.....
mai!!!!
è vero...per non dimenticare...mai...e poi mai..un bacione
Ciao tesoro!!!
GRAZIE, grazie per il post che ci hai regalato perchè la "nemesi"...è una malattia!
CURIAMOLA!
Baci... NI
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